Palazzo Sforza
La tradizione vuole che il noto condottiero Francesco Sforza avesse costruito questo palazzo mentre si trovava nelle Marche (1443-1451), secondo altri, il palazzo sarebbe stato costruito dai Brancadoro, ricca famiglia feudale fermana.
Eretto nel XV secolo, su un edificio preesistente della fine del XIII secolo e riutilizzando anche vari materiali dell’antica città romana di Cupra, si eleva per tre piani. L’edificio è collocato nella parte alta di Marano ed è adiacente alla chiesa di Santa Maria in Castello. I grandi finestroni dei piani superiori sono ornati da una lunga cornice che corre lungo il perimetro della facciata, all’ultimo piano un piombatoio è sorretto da mensole di pietra. All’ultimo piano dell’ala settentrionale del palazzo si apre una loggetta in cotto. La sobrietà della struttura ne indica la funzione difensiva. Una tradizione racconta che il soprannome “Palazzaccio” derivi da un fatto di sangue avvenuto nel XV secolo che vide protagonisti due capitani maranesi, Pier Brunolo e Troilo, che vennero qui assassinati da Francesco Sforza su richiesta di Alfonso V d’Aragona.