Lo sapevi che…
Un mistero che attende di essere svelato: segui gli indizi e risolvi gli enigmi tra le antiche mura del borgo di Marano.
Audioguida Marano
La prima notizia riguardante la Chiesa romanica è contenuta in un documento redatto nel 1227 però le sue origini sono più antiche. Per un breve periodo è stato custodito in questa chiesa il corpo di San Basso, vescovo martire patrono di Cupra Marittima. Il martire fu traslato in questa chiesa dall’antica Pieve nel sec. X, quando questa venne abbandonata dai benedettini. Da documenti posteriori è attestata come chiesa matrice di Castel Marano, ma la qualifica, e con essa la riscossione dei benefici detti “di Santa Lucia e Santa Caterina”, cessa con la costruzione della chiesa di San Basso sempre sul borgo di Marano. Nel 1330 e, successivamente, alla fine dello stesso secolo, la chiesa di Santa Maria in castello subisce profondi restauri. Nel 1614 la sua struttura si mostra talmente fatiscente che il vescovo ne ordina la riduzione della lunghezza. Dopo la metà dell’Ottocento l’edificio diviene di proprietà comunale. Nel 1872 diventa nuovamente parrocchiale e vi resta fino al 1888. La chiesa versa in stato di totale abbandono fino agli anni trenta, quando diviene proprietà privata assieme alla villa attigua. Nel 1946 inizia un consistente restauro, terminato nel 1948. La facciata esterna, lungo la parete meridionale sulla strada pubblica ornata da un elegante portale semigotico, viene rimaneggiata in minima parte. Sotto il cornicione del tetto è per buona parte reintegrata la serie di archetti pensili a tutto sesto e viene costruito ex novo un piccolo campanile a vela per sostenere le campane. All’interno la chiesa conserva tre grandi arcate polilobate sorrette da colonnine in cotto, di stile moresco, ricollegabili direttamente alla presenza saracena, viva nel territorio fino ai primi anni del sec. XIII. In passato Santa Maria veniva denominata “Chiesa di San Filippo” in ricordo del Beato Antonio Grassi, padre filippino, antenato dell’odierna famiglia di proprietari dello stabile ed effigiato sulla tela posta sopra l’altare laterale. Il dipinto occupa oggi lo spazio che nel XV secolo era riservato al dipinto Madonna con Bambino e Santi Basso e Sebastiano di Vittore Crivelli, attualmente conservato nella chiesa dei Santi Basso e Margherita a Cupra Marittima. La chiesa, attualmente, è proprietà privata ed è chiusa al culto.